Riceviamo oggi a seguito di una Nostra memoria inviata al Banco ed al Ministero dell’Interno riguardante le armi sportive demilitarizzate.
Ma andiamo con ordine.
In data 16 ottobre abbiamo inviate le nostre osservazioni.
Alla data odierna riceviamo la riposta del Banco di Prova di Gardone Val Trompia: Banco 20171030 Demi Sport 29 Risposta M. Schiavo
Non rimane chiaro quale idea abbia in Banco di Prova circa le armi demilitarizzate.
Ricordiamo che per il nostro ordinamenti giuridico non esiste la categoria di armi demilitarizzate, in quanto una volta che esso sono state oggetto delle operazioni di demilitarizzazione risultano giuridicamente essere armi comuni come tutte le altre.
Non vi è nessuna differenza tecnica-legale tra un carabina di modello AK che sia stata creata partendo un receiver civile ed una sorellastra costruita con un receiver oggetto delle operazioni di demilitarizzazione; alla fine sempre una carabina semiautomatica rimane.
Per giunta si corda che se il Legislatore avesse voluto impedire alle armi demilitarizzate di poter essere utilizzate dagli sportivi per poter partecipare a competizione sportive poteva espressamente prevederlo in sede di stesura del Decreto Legislativo 121/2013.
Anche le stesse associazioni sportive non si capisce perchè, se fossero state vietate, abbiano ammesso parere favorevole per la disciplina IPSC.
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