Alla fine della seconda guerra mondiale (1939-1945), i vari eserciti partecipanti si resero conto che il calibro delle armi di fanteria non era adattato alle moderne tattiche di combattimento a distanze intermedie. S’iniziò cosi a sviluppare una nuova tipologia di armi, meglio conosciuta come “fucili d’assalto”, armi leggere automatiche in grado di camerare delle nuove munizioni di media potenza.
Lo sviluppo principale del 7,62 × 51 mm ebbe luogo nei primi mesi del 1950 negli Stati Uniti d’America, dove, sulla base dell’attuale cartuccia d’ordinanza .30-06 Springfield, si creò, partendo dalla munizione .300 Savage, ad apportando l’accorciamento del bossolo e la conseguente riduzione della carica di polvere, nacque così il .30 T-65.
Anche Gran Bretagna e Canada di pari passo sperimentarono nuove combinazioni, partendo della .303 British, in .270 e .280 .
La NATO, nello stesso tempo, aveva l’ambizione di uniformare le munizioni della nuova alleanza, continuò i test su vari prototipi di armi/munizioni. In questo periodio furono sviluppati prototipi sia di munizioni che di armi, quali ad esempio lo Springfield T27, l’inglese EM-2, il belga F.N. FAL.
Fu così il 15 dicembre 1953 che ufficialmente la NATO, la addotto con la nomenclatura 7,62 × 51 mm NATO la nuova munizione, derivata dal prototipo della munizione T65E3.
Successivamente, nel giugno del 1954, con l’addozione del M14 (il cui prototipo si chamava T44) da parte degli Stati Uniti, il FAL dal Canada ed il G1 dalla Germania che la munizione entro di fatto in ordinanza.
La Winchester, entrando a conoscenza degli studi praticati nell’ arsenale Arsenale di Frankford, parallelamente inizio a studiare anchessa una nuova munizione. Il vantaggio di essere un azienda privata, si rifletterono con studi più rapidi, tant’è che nel nel 1952 commercializzo una nuova munizione, la .308 Winchester. La prima carabina commericale proposta in questo nuovo calibro era una variante del noto fucile bolt-action M-70.
Le due munizioni sono molto simili, differiscono per la misura dell’altezza della spalla e per le pressioni massime d’esercio.
Sia la CIP che la SAAMI, d’ogni modo le trattano come munizioni intercambiabili senza problema, tant’è che recentemente la CIP, le definisce come sinonimi.
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