È bastato poco temo dopo la registrazione C.I.P. ufficializzata a maggio 2019 per vedere arrivare sul mercato i primi lotti di munizioni commerciali in questo giovane ma estremamente interessante calibro sviluppato da Federal poco piu di due anni fa.
Già con metà estate erano disponibili sul mercato italiano i primi colpi commerciali distribuiti da Bignami.
I primi caricamenti ad essere realmente disponibili a magazzino sono i Federal Premium con palla monolitica Barnes TSX da 78 grani, una munizione indirizzata prevalentemente ad un impiego venatorio; ma a breve sono in arrivo altri caricamenti sia a marchio Federal che Hornady più specifici per il tiro sportivo.
La presenza di munizionamento commerciale unito ai già disponibili componenti da ricarica presenti sul mercato italiano da sicuramente molte più possibilità di diffusione a questo calibro dalle caratteristiche balistiche molto spinte e interessanti.
Si tratta infatti di una munizione di piccola “taglia” ma che non sfigura per nulla riguardo energia e prestazioni su distanze medie e lunghe avvicinando i traguardi dei mille e più metri ad armi solitamente camerate in .223 Remington.
Il .224 ha difatti spinto moltissimo nella sua compatibilità con la sconfinata famiglia di armi basate su meccanica AR-15 per diffondersi sul mercato offrendo lo “sprint” necessario alle lunghe distanze che e mancava al calibro .223 od al 6,5 Grendel.
Viste le sue prestazioni non sono tardati ad arrivare anche delle armi bolt action in questo calibro che, seppur non sfigurando per le loro performance hanno meno logica di un semiautomatico.
Il limite tecnico dei semiauto su base AR-15 e tutte le meccaniche nate per il calibro .223/5,56 è difatti la dimensione dei caricatori e la resistenza del sistema di chiusura che vincola purtroppo dimensioni e caratteristiche dei calibri utilizzabili, a meno di non passare a meccaniche nate per calibri superiori come il .308 Winchester (usato in armi tipo AR-10, F.N. FAL, M14, ecc..).
Tali vincoli non sussistono invece su di un bolt action che permette senza grossi problemi di passare a a calibri più sostanziosi.
Si tratta quindi di un calibro che permette ad armi relativamente compatte e leggere di poter arrivare ad attingere bersagli a considerevoli distanze mantenendo precisione e traiettoria tesa grazie alla elevata velocità iniziale ed al considerevole peso delle palle utilizzabili.
La cartuccia presenta un bossolo lungo 40,64 mm con un fondello derivato direttamente dal 6,8 SPC sviluppato da Remington (testine otturatore e caricatori sono di fatto i medesimi del 6.8) la OAL massima di cartuccia è di 57.40 mm, e prevede palle calibro .224 (le stesse del .223 Remington) di pesi compresi dai 60 ai 95 grani. Le pressioni di utilizzo sono di 55.000 PSI (misurate secondo il sistema MAP ANSI/SAAMI Z299.4 che ricordiamo essere diverso dal sistema di misurazione delle tabelle CIP) .
È proprio nella possibilità di impiego di palle con pesi superiori ai 75 grani difficilmente utilizzabili nel .223 ed alle polveri utilizzate che il Valkyrie riesce a spingere senza nessun problema palle di 95 grani ad oltre 2700 FPS.
Purtroppo a causa della proverbiale lentezza nell’aggiornamento del sito C.I.P. non è ancora disponibile online la scheda ufficiale del calibro, ma speriamo che breve lo sia; in compenso la scheda SAAMI è gia da tempo disponibile on line per essere consultata.
Oltre oceano in pochi anni il .224 si è guadagnato una vasta gamma di estimatori grazie alle sue caratteristiche, ed oggi oramai tutti produttori di armi ed accessori stanno proponendo componenti ad esso dedicati. Anche i produttori di accessori per la ricarica e componenti non hanno tardato ad offrire una vasta gamma di Dies, palle, e bossoli. Non ultimi molti produttori hanno già rilasciato dati ufficiali di ricarica presenti sui manuali sia cartacei che online.
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calibro interessantissimo che soppianterà il 223 rem