Sono iniziate ieri le audizioni presso le aule del Parlamento riguardo il recepimento della Direttiva UE2017/853.
Ha suscitato particolare attenzione un passaggio della portavoce del Consorzio Armaioli Italiani l’avvocato Adele Morelli sulle munizioni 9 × 19 Parabellum.
Inizialmente mentre guardo la diretta sul canale ufficiale del Senato li per li sono quasi caduto dalla sedia, ma poi, riascoltando il discorso, cercando di capire che non era rivolto ad un pubblico tecnico, potrei dire che è stato frainteso.
“I criminali non acquistano le munizioni con il porto d’armi in armeria, le munizioni arrivano dal mercato illegale tra l’altro specifichiamo che le munizioni che fanno più gola alla criminalità sono quelle camerate in calibro 9 × 19 Parabellum le quali munizioni in Italia i privati non le possono detenere quindi noi non le potremmo mai acquistare in armeria.
In Italia il calibro 9 Para è di esclusiva disponibilità delle forze dell’ordine, all’estero è un calibro per i privati ma in Italia no quindi come dire questa disposizione si è visto appunto che di fatto non andava ad intercettare i canali con cui la criminalità recepiva le munizioni.”
Purtroppo il risultato verbale ottenuto non è stato all’altezza di quello scritto.
Quello che si voleva dire era che, ad oggi, le munizioni maggiormente utilizzate dalla criminalità sono le munizioni di surplus 9 × 19 Parabellum, il cui mercato, oggi, è precluso in Italia. Precluso perché ad oggi non vi sono state forniture per i civili di queste munizioni, non intendendo in senso stretto che le munizioni 9 × 19 siano vietate in modo assoluto, tant’è che oltre ad essere state classificate ormai da anni armi lunghe in questo calibro, la Fiocchi recentemente ha anche commercializzato delle munizioni in 9 × 19 con palla FMJ.
Il fatto che le munizioni maggiormente usate dalla criminalità siano munizioni di surplus militare in 9 × 19 significa solo che il loro approvvigionamento avviene per vie parallele e non a causa di furti o illeciti commessi dai legali detentori di armi.
Imporre quindi, con il recepimento, delle limitazioni sull’acquisto di munizioni ai legali possessori di armi non avrebbe alcun effetto sull’approvvigionamento di munizioni da parte della malavita.
Per fortuna i partecipanti alle audizioni hanno anche depositato delle note scritte presso i rispettivi rami del Parlamento, nonostante la registrazione video, verba volant, scripta manent.
Cerchiamo almeno noi appassionati di restare uniti, non dimenticando che poco meno di un mese fa (23 giugno) eravamo con l’acqua alla gola e che stava per passare il Decreto Legislativo così come proposto dal ex-Governo Gentiloni.
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