La pulizia dei bossoli sparati è sicuramente una delle fasi fondamentali oltre che iniziali per arrivare ad una buona munizione ricaricata.
Una corretta pulizia prima di iniziare la ricarica non solo permette di identificare meglio i bossoli arrivati a fine vita rendendo meglio visibili piccole fessurazioni crepe o segni sulla superficie; ma si ripercuote anche sulla durata e funzionalità dei dies e dell’attrezzatura da ricarica non chè sull’accuratezza della munizione finale e sulla sua affidabilità.
Polveri e residui di sporco come terra o fango se non eliminati correttamente alla lunga formano uno strato abrasivo che se non rimosso durante la ricalibratura arrivano a segnare e rovinare i dies, Residui interni all lunga possono parzialmente ostruire i fori di vampa ,oppure incrostare le sedi innesco impedendo un corretto inserimento dello stesso. Infine un bossolo sporco, ossidato o danneggiato può causare problemi di cameratura,
alimentazione o tenuta della palla.
Intendiamoci, una volta rimossi i “corpi estranei” come polvere e sporco superficiale il bossolo anche se non tirato lucido dentro e fuori e usato per la ricarica funzionerà comunque, ma se si riesce con poco ad ottenere un prodotto che sia tecnicamente ed esteticamente a posto non è certo un male.
Abbiamo trovato e provato questo prodotto americano importato da
Mateba Italia dedicato espressamente alla pulizia dei bossoli che può essere impiegato sia a freddo per normale immersione ( almeno 24 ore) oppure con l’ausilio di una pulitrice ad ultra suoni con un ciclo di circa 20 minuti.
Sotto forma di sali bianchi solubili in acqua il Back To Brass è un composto totalmente ecologico non inquinante che può essere spedito e smaltito senza nessun problema, non è sottoposto a controlli e regolamenti di comemrcio e trasporto per i prodotti nocivi, durante l’uso sprigiona odori sgradevoli, non produce gas, vapori od esalazioni nocive.
I componenti del prodotto sono Acido Citrico, Citrato di Sodio ( per gli amici con acidità di stomaco citrosodina), EDTA o acido Etilendiamminitetracetico ( sale sodico) e Silice Precipitata. Tutti prodotti che si trovano sul mercato per vari impieghi domestici o di laboratorio.
Seguendo i dosaggi sulla confezione si ottiene una miscela per la pulizia dei bossoli che può essere riutilizzata per più lavaggi. Per facilitare la soluzione dei sali è consigliabile usare acqua tiepida.
Abbiamo provato la pulizia sia a freddo per immersione che a caldo ottenendo 2 risultati diversi e comunque apprezzabili. I bossoli impiegati sono stati raccolti direttamente da terra in cava, dopo una sessione di tiro, sono misti alcuni primo sparo altri con numerose ricariche alle spalle.
Ladifferenza di risultato tra i 2 metodi è notevole, ma vediamo un po più in particolare
Impiego per immersione semplice
La soluzione è trasparente ed inodore, vi abbiamo immerso i bossoli chiuso il barattolo e siam tornati a vedere il giorno dopo.
Dopo 24 ore abbondanti il liquido ha assunto colore azzurrato ed i bossoli appaiono più chiari, dopo un agitata al barattolo nel liquido erano presenti numerose particelle scure. Scolati li
abbiamo sciacquati sotto acqua corrente e sfregandoli abbiamo visto come i residui sui colletti ed all’interno sebbene ammorbiditi non si fossero staccati del tutto, una leggera strofinata con un panno li ha tolti del tutto. Una volta asciugati i bossoli non si sono ossidati come è successo con altri prodotti più aggressivi. Il risultato è discreto ma non ci fa gridare al miracolo, di certo per l’impegno messo è più che accettabile, e specie per i più pigri potrebbe essere un buon compromesso tra pulizia e poco impegno. Si sconsiglia di usare recipienti metallici anche se acciaio, il contatto prolungato lo fa diventare neri.
Impiego con lavatrice ad ultra suoni
Decisamente i 70 gradi e il detergente aggiunto hanno migliorato il gia ottimo risultato.
Dopo il risciacqui i bossoli erano perfetti sia dentro che fuori e non vi erano più tracce di annerimenti o residui carboniosi, una volta asciugati e lasciati all’aria non hanno subito nessun tipo di ossidazione anomala. Il liquido di risulta oltre ad azzurognolo è risultato più annerito del precedente ma comunque riutilizzabile.
Il risultato è stato davvero soddisfacente ed abbinato ad una lavatrice di adeguate dimensioni per pulire un buon quantitativo di bossoli può essere una soluzione pratica veloce con i suoi 20 minuti di ciclo. Il necessario si risolve alla fine dei conti nella lavatrice (reperibili su ebay anche a cifre accessibili; si consiglia una 3 litri o meglio una 5 litri), una bacinella di plastica con acqua pulita per il risciacquo ed un piano per spargere i bossoli ad asciugare. Un eventuale scolapasta ( noi abbiamo preso un cestino portaoggetti per bicicletta da 5 euro al market dei cinesi, con i fori più grossi di un colapasta è perfetto non solo per tirare i bossoli fuori dall’acqua ma anche per separarli dalla graniglia) è utile per tirare fuori i bossoli dal risciacquo e lasciarli a scolare mentre il cestello della pulitrice è già riempito per un altro lavaggio. Un eventuale vecchia teglia può servire per una rapida asciugatura in forno nei mesi freddi.
PULIZIA BOSSOLI ……….. Secca bagnata o chimica?
Da sempre chi più chi meno si ingegna per trovare le soluzioni più disparate e fantasiose: calze messe in lavatrice, pulitrici rotanti, pulitrici a vibrazione, soluzioni più o meno acide ultrasuoni etc etc. L’obiettivo finale è sempre lo stesso ottenere la migliore soluzione con il minor dispendio di tempo e denaro.
Fondamentalmente nessuna delle soluzioni citate ha inventato niente di nuovo…. anzi..sono solo riadattamenti di tecniche di pulizia gia note sia livello industriale che artigianale usate per i metalli ed altri materiali; solo ce sono trasportate in dimensioni più caserecce.
Fondamentalmente le tecniche di pulizia si possono dividere in 2 tipologie: meccanica e chimica.
La prima si basa sull’azione abrasiva di un media che sfregando sulla superficie del bossolo rimuove lo sporco i residui e lo lucida. Lo sfregamento viene garantito dal movimento del contenitore che può essere una vibrazione continua o il rotolamento dello stesso. La pulizia con i media può avvenire a secco o a bagnato.
Nel primo caso abbiamo solo i bossoli ed il media che sfregano tra loro; solitamente si usano come media tutolo di mais, lettiera per criceti, o gusci di noce tritati, a cui possono aggiungere agenti chimici lucidanti. A livello casalingo è
spesso consuetudine aggiungere un cucchiaino di Sidol alla graniglia prima di versarvi i bossoli, ma sarebbe meglio optare per altri prodotti privi di ammoniaca.
Una volta terminata a pulizia i bossoli vanno accuratamente separati dal media di pulizia e sono pronti per l’uso.
Nel caso dei pulitori per azione meccanica ad umido ( buratti o lavatrici rotanti e lavatrici ad aghi) si ha la presenza di liquido del media ( solitamente ceramico o metallico) e del prodotto da pulire. Anche in questo caso il liquido può contenere agenti chimici lucidanti o detergenti per
aumentare l’efficacia. In questo caso terminata la pulizia si devono separare i bossoli, lavarli in acqua e asciugarli ( il metodo casereccio prevede un teglia in forno a 50 gradi per pochi minuti con previo consenso di madri mogli etc)
Per quanto riguarda la pulizia basata su di un azione chimica fondamentalmente si ha una sola via: l’immersione del bossolo in una soluzione chimica più o meno acida che ne pulisca la superficie.
Purtroppo l’azione chimica ha un difetto non proprio trascurabile : per essere rapida deve essere estremamente aggressiva, sviluppare vapori ed esalazioni tutt’altro che innocue ed intacca il metallo. Alcuni prodotti di questo tipo proposti li abbiamo provati ed assolutamente scartati, per la
pericolosita’ dei vapori sprigionati dall’acido, e per la stessa aggressività dato che è arrivato a sciogliere quasi totalmente un bossolo di 45 acp in circa 40 minuti di immersione. Ovviamente la pulizia prevista era di qualche secondo, ma un ammollo prolungato potrebbe dare un idea di ripetute pulizie.
Per evitare queste noie di chimica natura la soluzione di pulizia deve essere composta da agenti molto meno aggressivi ed essere molto più diluita.
Purtroppo questo porta ad un aumento dei tempi necessari oppure si deve ricorrere all’aiuto della temperatura e delle pulitrici ad ultrasuoni.
É infatti combinando una soluzione specifica per l’ottone riscaldata e l’azione degli ultra suoni che si arriva in una ventina di minuti ad un risultato ottimale.
Terminato il ciclo i bossoli vanno sciacquati in acqua ed asciugati.
Ogni metodo ha di sicuro i suoi pro ed i
suoi contro, legati alla necessità di separare graniglia o media di altra natura, od al risciacquo e successiva asciugatura. Le scelte dei media come dei liquidi o degli additivi sono importanti per non danneggiare il bossolo o le attrezzature impiegate e non creare pericoli derivanti dai prodotti chimici contenuti.
In ogni caso è sconsigliabile effettuare le operazioni in casa; con tumbler a secco
oltre al rumore che può risultare fastidioso se prolungato per lunghi periodi si creano polveri contenenti residui carboniosi che possono spargersi negli ambienti e non sono certo salubri. I tumbler “bagati” possono causare anche la perdita di liquidi se non chiusi o utilizzati correttamente. Nel caso di soluzioni chimiche si può avere la produzione di gas e vapori non salutari che è meglio evitare in casa. Anche i risciacqui è meglio evitare di farli in lavatrici o vasche usate per solitamente per abiti persone o animali. Quindi rassegnamoci farlo in garage o all’aperto.
A nostro parere la panacea a tutti mali non esiste; risultano molto validi sia tumbler a secco o bagnati, che lavatrici ad ultrasuoni o lavatrici ad aghi la cosa principale è seguire correttamente le indicazioni sulle proporzioni tra media e prodotto da pulire, e sui media o prodotti chimici da impiegare. Difatti una scorretta proporzione tra media e bossoli, liquidi non adatti o anche un sovraccarico delle macchine non farà altro che diminuirne l’efficacia, aumentare i tempi o anche danneggiare la macchina stessa.
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