Nato a Jena il 24 settembre 1884, Hugo, come il fratello Hans, segue sin da giovane le orme paterne, trasferendosi a Suhl nei primi del ‘900 per apprendere i rudimenti della progettazione di armi da fuoco. Essenziale fu in tal senso il lavoro presso le industrie Bergmann, impegnate allora nello sviluppo di nuovi calibri da pistola adatti all’uso in armi automatiche, le uniche il cui sviluppo e produzione sarebbe poi stato permesso ad una Germania reduce dagli accordi di Versailles, seguiti all’armistizio di Compiègne. Durante la prima guerra mondiale Schmeisser partecipa agli studi che porteranno alla progettazione e alla produzione, nei primi mesi del 1918, della mp18-I, arma che sarà la base di sviluppo di buona parte delle progettazioni nel campo delle SMG fino ai primi anni 60. Leggi tutto “Hugo Schmeisser”
Nato nel 1923 a Weimar, in Germania, con il nome di Guthardt Glass, figlio di un artista di discendenza ebraica, frequenta la scuola ebraica fino all’età di dieci anni. Con la salita al potere di Hitler, l’intera scuola si trasferisce oltremanica, dove Uziel Guthardt rimarrà fino al 1936, anno in cui si trasferirà a seguito della famiglia nel nord della Palestina, allora protettorato inglese. Si ricongiunge con i suoi genitori nel kibbutz di Yagur, dove cambia il proprio nome in Uziel Gal. Viene educato a Nesher, nei pressi di Haifa, e in seguito nella scuola del kibbutz, dove mostra un forte interesse per le armi da fuoco. Leggi tutto “Uziel Gal”
Nato nel 1849 a Ramon, un piccolo villaggio dell’oblast di Voronezh, figlio del colonnello in pensione Ivan Ignatievitch Mosin, caduto in disgrazia a seguito dell’abbandono dell’esercito. Leggi tutto “Sergei Ivanovich Mosin”
Nato nel 1950 a Izhevsk, entrambi i suoi genitori erano impiegati presso la fabbrica d’armi di Izhevsk, poi Izhmash, ora Kalašnikov Concern. Come per la maggior parte dei suoi coetanei, il futuro di Nikonov si prospetta lineare, con un impiego presso la locale fabbrica d’armi, principale fonte di indotto dell’area. Il giovane Gennadiy si prodiga per far sì che il suo ruolo nella fabbrica non sia quello di banale operaio: a seguito del diploma di scuola tecnica, segue infatti i corsi serali che lo porteranno, nel 1975, a conseguire il titolo di armaiolo, portandolo a lavorare nel dipartimento di sviluppo di nuovi sistemi d’arma.
Il primo riconoscimento ufficiale arriva da una forte ossessione di Nikonov per i fucili d’assalto subacquei, categoria di armi leggere dallo sviluppo seguito praticamente solo dall’Unione Sovietica: il suo primo lavoro, un pacchetto di scatto per fucile subacqueo, gli vale una menzione e segna il vero inizio della sua carriera di progettista.
Nel corso degli anni, sviluppa varie carabine ad aria compressa e alcuni fucili da tiro e da caccia, tra cui la rinomata «Izjubr», una carabina da caccia di lusso, prodotta in serie limitata. La sua carriera lo porta a diventare capo ingegnere per il design di carabine bolt action monocolpo e di armi automatiche, portandolo, a seguito di ulteriori anni di studio, a un dottorato in ingegneria meccanica e ai due progetti che lo renderanno famoso nel campo delle armi militari: la Nikonov LMG, i cui prototipi entrano in produzione nel 1978, e l’AN94, sviluppato a fine anni 80 e pronto nei primi anni 90 per i test volti alla sostituzione dell’attuale ordinanza dell’esercito russo, gli AK-74.
La caduta dell’URSS segna uno stop quasi completo nell’adozione di nuove armi da fuoco da parte dell’esercito russo, relegando quello che durante i test fu considerato come degno successore delle armi di Kalašnikov a ruoli più contenuti, e a un’adozione presso sole unità specializzate; resta ai posteri giudicare il successo a livello tecnico di un progettista instancabile, la cui carriera è stata segnata da innovazioni e progetti di successo, ma anche e soprattutto da una forte vocazione per il lavoro, sia a livello quantitativo, che qualitativo.
Al momento della morte, nel maggio del 2003, lascia due figli e una moglie, Tatiana, anch’essa impiegata presso il dipartimento di sviluppo delle armi leggere di Izhmash.
Nato nel 1871 a Egorlykskaya, un villaggio cosacco, Tokarev iniziò il suo apprendistato presso un fabbro locale all’età di 11 anni. A 13 anni lavorava regolarmente in officina. Dal 1885 al 1887 segue un corso di manifattura meccanica presieduto da A. E. Chernikov, progettista dell’ultimo fucile ad avancarica adottato dall’esercito zarista, il modello 1860. Essendo nato e cresciuto in un villaggio cosacco, è logico supporre che quella di entrare nell’esercito sia stata una scelta praticamente obbligata per Tokarev, vista l’economia rurale e la caratteristica vocazione militare del popolo cosacco. Nel 1892, Tokarev viene promosso dall’accademia come sottoufficiale armiere, ed inserito nei ranghi del dodicesimo reggimento cosacco del Don, ottenendo una promozione a mastro armiere e un posto come insegnante presso la scuola militare a soli 25 anni. A seguito della chiusura della scuola, Tokarev riprende gli studi, e a 29 anni rientra nei ranghi dell’esercito come mastro armaiolo, servendo nuovamente sotto il dodicesimo reggimento. Leggi tutto “Fedor Vasil’evich Tokarev”
Premetto che è molto difficile riassumere in poche righe la carriera armiera di questo grande uomo, Dieudonné Joseph Saive Joseph, l’inventore delle più diffuse armi da fuoco. Leggi tutto “Dieudonné Joseph Saive”
Sergei Gavrilovich Simonov
(09.04.1894-06.05.1986)
Nato nel 1894 a Fedotow, Simonov ha iniziato a lavorare in una fonderia subito dopo aver completato la scuola elementare. Entro la fine della Prima Guerra Mondiale, dopo aver completato un corso per tecnico di base di istruzione, ha iniziato a lavorare su un fucile automatico d’avanguardia progettato da Vladimir Grigoryevich Fyodorov, il “Fedorov Avtomat”. Dopo la rivoluzione russa, Simonov proseguì ulteriormente gli studi presso il Polytechnic Institute di Mosca, diplomandosi nel 1924 ed iniziò a lavorare presso il grande arsenale militare di Tula. Nel 1926 diventò un ispettore di controllo della qualità a Tula, e dal 1927, fu promosso al settore di Progettazione e Sviluppo, dove lavorò direttamente sotto Fedorov. Progetta il Simonov AVS-36. Durante la Seconda Guerra Mondiale, Simonov ha progettato anche alcune armi da fuoco : un mitra che non entrò in produzione, ed un fucile semiautomatico anti-carro, il 14,5 x 114 millimetri PTR, che fu la base , in scala ridotta, del SKS.
Morì il 6 maggio 1986.