FN FAL

Premessa

Ci sarebbe da scrivere un libro per parlare del FAL…un’arma adottata da oltre 90 nazioni nel mondo, praticamente è stata utilizzata ovunque, forse anche più del Kalašnikov…
Ci sono anni di prototipi e studi anche perché inizialmente non nasce nella munizioni con cui poi venne avviata la produzione.
Ci sono le personalizzazioni di ogni contratto, piccole modifiche…
Ci sono i 3 tipi di castelli (anche se in realtà sarebbero 4 considerando l’ultimo nato, il cast) che negli anni sono stati rivisti e migliorati..
Insomma ci sarebbe veramente da scrivere una collana ed alla fine non mi deciderei mai di pubblicare questo articolo perché lo riterrei sempre troppo povero.
Così per ora decido di pubblicarlo in stile minimalista, e man mano che trovo il tempo di aggiornalo..

Un po di storia

Verso la metà della Seconda Guerra Mondiale, i tedeschi si resero conto che raramente il soldato ingaggiava bersagli oltre i 400 metri e che poter avere un’arma in grado di fornire brevi raffiche di fuoco  automatico avrebbe prestato un forte vantaggio tattico.
Su quest’idea iniziò la progettazione di una munizione a potenza intermedia.
Nacque così il primo vero fucile d’assalto al mondo (Sturmgewehr), l’MP 43/44 (StG 44/45) nel nuovo calibro intermedio il 7,92 × 33 mm detto 7,92 Kurz.
Parallelamente anche altre nazioni seguirono la stessa linea d’idea e nacque anche il più famoso fucile d’assalto, il Kalašnikov, camerato anch’esso in una nuova munizione intermedia, il  7,62 × 39mm.
Negli anni 50 gli inglesi svilupparono una nuova munizione in .280 / 30 (la 7 × 43 mm Mk1Z/.280 British)  per il fucile Rifle No9 Mk1 meglio noto come EM2.
Gli Stati Uniti invece non avvertirono la necessità di sviluppare una nuova munizione e si limitarono a migliorare la vecchia munizione 30.06 riducendone la lunghezza del bossolo ma non riducendo in modo drastico le prestazioni balistiche, anche grazie alle nuove miscele di polvere maggiormente efficienti. Crearono così la munizione T-65. La potenza dell’industria bellica statunitense poi si impose nel 1953 adottando la T-65 come nuova munizione NATO la 7.62 × 51mm.
Fu in questo periodo di incertezze tra un munizionamento intermedio quale quello in .280 e la nuova T65 che Saive inizio in Belgio lo sviluppo di un nuovo fucile da battaglia, il FAL Fusil Automatique Léger (fucile automatico leggero). Il primo prototipo del FAL infatti era nel calibro 7,92 Kurz ma successivamente venne sviluppato per la nuova munizione.
Il successo del FAL iniziò nel 1953 quando il Regno Unito obbligato ad adottare la nuova munizione NATO dovette scegliere anche il nuovo fucile prodotto dalla FN.
I FAL divennero presto uno dei più grandi successi nella storia delle moderne armi militari di piccolo calibro.
E’ stato adottato da Bangladesh, Barbados, Burundi, Cambogia, Cile, Congo, Cuba, Repubblica Domenicana, Dubai, Ecuador, Gambia, Ghana, Grecia, Guayana, Indonesia, Irlanda, Giamaica, Giordania, Kenia, Kuwait, Libano, Liberia, Lussemburgo, Malawi, Malesia, Messico, Monaco, Mozambico, Oman, Nuova Zelanda, Nepal, Panama, Papa Nuova Guinea, Paraguay, Portogallo, Perù, Qatar, Rodesia, Ruanda, Singapore, Siria, Tailandia, Repubblica Federale Tedesca.
È stato prodotto da Argentina, Austria, Australia, Belgio, Brasile, Canada, Repubblica del Sud Africa, Israele, India, Ingilterra e Venezuela.

Funzionamento

É un’arma a recupero di gas. Il sistema a gas è azionato da un pistone a corsa breve ed è alloggiato sopra la canna. Il meccanismo è ad otturatore oscillante. Visto internamente la meccanica ricorda quella del fucile semiautomatico Tokarev.
Il FAL funziona a gas e spara ad otturatore chiuso in entrambe le modalità semiautomatico e fuoco automatico. Ha una valvola gas regolabile e funziona secondo il principio dello “scarico”. La presa gas regolabile offre la possibilità di poter regolare in modo ottimale la quantità di gas che verranno convogliati sulla faccia del pistone, questo permettendo di poter avere un’azione più morbida, riducendo al minimo la quantità, oppure di massimizzare la spinta per far si che l’arma possa ciclare in modo corretto quando si trova in condizioni avverse o in caso di incrostazioni.
La regolazione corretta avviene aprendo la presa al massimo e sparando dei colpi singoli. Essendo il pistone spinto da una quantità minima di gas probabilmente il ciclo dell’arma non sarà completa e l’arma non si bloccherà con l’otturatore aperto. In questo caso si procedere chiudendo di punto la presa gas. Una volta che l’arma funziona senza inceppamenti, si aggiungono ulteriori due posizioni.
La valvola gas può anche essere chiusa girandola di 180°.
Il ciclo di funzionamento è il seguente:
Durante lo sparo, quando il proiettile supera il foro della presa gas presente sulla parte superiore della canna, una parte dei gas vengono spillati ed entrano nella presa gas. Si espandono ed esercitano una pressione sulla faccia del pistone, spingendolo indietro. Una parte dei gas viene sfiatata verso l’esterno.
Il pistone, a corsa breve, ricevuto l’impulso per la spinta dei gas sulla faccia frontale indietreggiando colpisce il porta otturatore.
Quest’ultimo a seguito dell’impulso ricevuto dal pistone si sposta indietro. Per il primo 1/4 di pollice non interferisce con l’otturatore, assicurandone il ritardo d’apertura affinché il proiettile non abbia attraversato tutta la canna e quindi le pressioni siano scese a livelli accettabili.
Dopo questo breve tratto intercetta per mezzo di una camma l’otturatore alzandone la parte posteriore e svincolando dalla chiusura.
Il porta otturatore trascinando con se l’otturatore continua la sua corsa retrograda essendo contrastato solo dalla molla di recupero, e comprimendo quest’ultima.
L’otturatore indietreggiando trascina con se il bossolo sparato per mezzo dell’estrattore.
Quando il sistema otturatore / portaotturatore arrivano quasi a fine corsa, il fondello del bosso incontra lo spigolo dell’espulsore e viene quindi eiettato sul lato destro. Il porta otturatore indietreggiando comprime la molla del cane riportandolo in posizione pronto per poter sparare il colpo successivo.
La molla di recupero ormai compressa, esaurita l’energia del sistema portaottratore/otturatore inizia a distendersi spingendo avanti portaotturatore ed otturatore. L’otturatore preleva una nuova munizione dal caricatore sottostante e la spinge nella camera di cartuccia.
Quando la cartuccia è completamente camerata la faccia anteriore dell’otturatore è appoggiata alla canna, il porta otturatore avanzando ancora dell’ultimo 1/4 di pollice, spinge verso il basso la parte posteriore dell’otturatore assicurandone la chiusura.

FAL inch e FAL metrico

Sostanzialmente del FAL esistono due grandi famiglie.
Le inch in uso nei paesi del Commonwealth (Inghilterra, Australia e Canada) e le versioni metriche in uso in tutti gli altri paesi.
La prima grande differenza sta nella capacità di tiro automatico.
Le versioni metriche nascono tutte con la possibilità, tramite il selettore di tiro, di poter anche sparire in modalità completamente automatica, mentre le versioni inch generalmente ne sono sprovviste. Uso il termine generalmente in quanto esiste la versione inch del FAL l’L2A1 allestito con canna pesante, bipede, e capacità di fuoco automatico.
Una seconda grande differenza tra inch e metrico è nel dente del caricatore. Nei FAL metrici il dente di aggancio del caricatore è minimale e consiste in un a semplice ripiegatura esterna di un lembo di un taglietto praticato sul frontale del caricatore. Nei FAL inch invece è presente un vistoso dente di aggancio.
I FAL metrici sono dotati di hold-open, mentre i modelli inglesi non ne sono provvisti.
Sui FAL metrici la diottra posteriore è fissa mentre sui modelli inch questa può essere abbattuta.
Sui FAL inch il portaotturatore presente due serie di 3 intagli angolati per permettere allo sporco di uscire dal portaotturatore.
Infine, tutte le quote dei FAL metrici sono ovviamente metriche mentre nei FAL inch sono ovviamente imperiali.

Specifiche tecniche

NomeFN-FAL
Lunghezza arma1090 mm
Lunghezza canna533 mm
Peso4.45 Kg scarico
Munizione7.62 × 51 mm NATO
Calibro7.62 mm / .311
FunzionamentoSottrazione di gas. Pistone a gas a corsa corta. Otturatore oscillante
Cadenza di fuoco700 colpi/min - 30 colpi/min
Sistema di alimentazioneCaricatore da 20 colpi
Sistema di miraMire metalliche / Ottica
Rigatura1 giro in 12"
Range Effettivo600 m
Velocità alla Bocca823 m/s
Anno Progettazione1947–53
ProgettistaDieudonné Saive

Gallery

© 2018 – 2019, Michele Schiavo. Tutti i diritti riservati.
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12 risposte a “FN FAL”

  1. Buonasera, ne posseggo uno austriaco… un’arma meravigliosa…peccato la canna sottile che si scalda prestino…

  2. Scusate,non sono assolutamente ferrato in questa materia,non capisco perchè su un stg 58 da me visto al poligono sul lato inferiore della canna è impresso il marchio 308w.Non dovrebbe essere 7.62×51?

    1. Perché il .308 è il calibro utilizzato per la prova forzata CIP.
      Tutte le armi ex-ordinanza e quindi nate in 7,62 x 51 vengono provate con il .308 Winchester.

      Di fatto, di pò dire che il .308 Winchester è sovrapponibile al 7,62×51 NATO

    1. Una cosa che non capisco:perché sui vari forum si asserisce che le due munizioni non sono “sovrapponibili “come prestazioni relative alla pressione esercitata?

      1. La stessa pizza, preparata da 2 pizzerie diverse sono uguali o sono diverse ?
        7,62 e 308 sono molto simili.alcuni valori sonno sostanzialmente diversi ma questi perché misurati con metodi diversi.

  3. come si sostituisce la valvola di regolazione dei gas sul Fal L1A1? quella montata si è crepata nel punto più stretto. Grazie.

    1. Per toglierla, bisogna prima svitare il fermo della maniglia di trasporto, poi sfilzare il tubo, ed infine si svita la valvola.

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