Il granatbuchse Modell 39 nasce da una modifica del fucile anticarro Panzer Busche 39 (Pz.B.39), i tedeschi si erano resi conto che i fucili anticarro PZ. B . 39 erano già obsoleti all’inizio della campagna di Francia , e per la fine del 1941 fù chiaro che la loro munizione da 7,92×94 mm ad alta velocità non era in grado di arrecare danni significativi ai corazzati nemici perforando al massimo 30 mm di corazza a 90 gradi, cosi nel 1942 i tedeschi decisero di reimpiegare parte gli oltre 39.000 PZ.B.39 prodotti convertendoli in fucili lancia granate anticarro.
Il PZ B 39 era camerato in una munizione potente , in grado di erogare maggior impulso ad una granata di quanto facesse il 7,92×57 JS inoltre la conversione era di semplice attuazione ed economica, in ultimo l’arma rinculava in maniera lineare ed era già dotata di un calciolo imbottito per attutire il rinculo e ribaltabile per ridurne l’ingombro durante il trasporto.
La conversione da PzB39 a GrB39 consisteva nel tagliare la canna alla lunghezza da 108,5 cm a 59 cm , aggiunger e un tromboncino per le granate (schiessbecher), un mirino modificato per le granate e di aggiungere un bipiede , ispirato a quello dell’MG34 ma dotato di gambe con maggior estensione per sfruttare la parabola della granata .
Per lanciare la granata si impiegava una versione della munizione da 7,92×94 con proiettile di legno.
La granate era la medesimo impiegata dai fucili K98k con il propio tromboncino , le granate modello 41 e modello 61 , dotate di carica cava e in grado di forare rispettivamente sino a 9cm
e 15 cm di corazzata a 90 gradi. Il GrB39 poteva anche impiegare la granate HE standart.
Benchè successivamente apparissero armi anticarro portatili molto più potenti e pratiche come la gamma dei panzerfaust il GrB39rimase in uso sino al 1945.
Specifiche tecniche
Nome | Granatbuchse Modell 39 |
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Lunghezza arma | 1135 mm (calcio disteso) |
Lunghezza canna | 595 mm |
Peso | 12,6 kg circa |
Funzionamento | colpo singolo, blocco cadente |
Range Effettivo | granata mod 41 150 metri , granata mod 61 100 metri. |
Produttore | Gustloff Werke |
Ora diamogli un’occhiata da vicino :
La culatta del granatbuchse Modell 39 in pozione di apertura con il cuneo abbassato,si nota a sx della camera l’unghia dell’estrattore. Più a sinistra il particolare mirino per il lancio delle granate. Sotto la culatta la leva della sicura manuale sinistra “fuoco” a destra “sicura”. Le operazioni di caricamento erano semplici, l’assistente tiratore inseriva una granata nel tromboncino, il tiratore spingeva in basso l’impugnatura a pistola facendo scendere il cuneo , se c’era un bossolo in camera veniva espulso, poi inseriva una cartuccia 7,92 × 94 con palla di legno in camera e rialzava il cuneo chiudendo la camera. Dopo di chè prendeva la mira e premeva il grilletto.
La palla di legno assicura la tenuta dei gas sino a che si frantumava contro il codolo della granata, la spinta dei gas spingeva in fuori la granata che grazie alla rigatura del tromboncino si stabilizzava in un moto giroscopico e prendeva il volo verso il bersaglio.
Il granatbuchse Modell 39 assolveva bene il ruolo di arma di supporto per la fanteria:
anche se le sue capacità anticarro erano limitate , l’elevato arco balistico della sue granate permetteva di colpire la parte superiore delle corazze dei carri notoriamente più sottile della corazza frontale o laterale.
Il suo limite principale era l’elevato peso ed ingombro anche se ridotti rispetto ad altre armi simili della sua epoca.
Alla prossima
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Ciao Luchs,
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Anche se io sono più indirizzato sulle armi moderne, leggere i tuoi trattati sulle armi storiche è sempre una emozione…