Abbiamo appreso da un comunicato ufficiale dell’AMACS (associazione che riunisce collezionisti e tiratori maltesi) che il Parlamento di Malta ha approvato il disegno di legge che recepisce la nuova direttiva UE sulle armi da fuoco. La nuova legge entrerà in vigore con la stesura dei regolamenti e dei termini che disciplineranno la materia.
Ma mentre anche Malta conferma le indicazioni della Direttiva sulle armi semiautomatiche, inserendole nell’Allegato I e stabilendo che saranno vietate solo se dotate di caricatori ad alta capacità con deroghe per i collezionisti ed i tiratori sportivi, grande preoccupazione sta suscitando la notizia, riportata da qualche media locale, in merito ad una presunta dichiarazione di fonte governativa, secondo la quale il Governo godrà del sostegno dell’opposizione a condizione di introdurre il sistema del profiling nei confronti di chi richieda o possegga licenze per armi da fuoco: una sorta di indagine preventiva tesa ad escludere che chi beneficia di autorizzazioni all’acquisto e detenzione di armi possa avere interessi criminali o terroristici, che ribalterebbe però il principio per cui ogni cittadino deve essere considerato in buona fede fino a quando non sia comprovata la sua colpevolezza.
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