Fresca di bancatura nonostante il caldo estivo una piacevole novità nel settore dei black rifle arriva sul mercato italiano. Niente stelle e strisce, vessilli teutonici o caricatori a mandorla a sto giro; una foglia rossa di acero contraddistingue la provenienza di questi NEA – North Eastern Arms –. Sono canadesi. Un marchio molto recente e non conosciutissimo ma che in realtà vanta alle spalle l’esperienza e le capacita’ di un ben più consolidato colosso della produzione armiera: la Diemaco, nome che certo non puo non destare interesse tra gli appassionati del genere.
Attualmnte la NEA è importata da Nuova Jager e le versioni disponibili sono: 12,5 e 14,5 pollici per il calibro 5,56; del modello in 18 pollici importato in pochi esemplari precedente importatore non esclude la possibilità di importarne qualcuno in base all richiesta. Per il 300 Blackout è disponibile il 12,5 polli ed il 7,5 pollici ; 14,5 pollici per il 7,62×39 ( novità 2015) ed infine 7,5 10,5 e 14,5 pollici in 22lr (altra novità) del 2015. Si tratta solo di carabine complete, al momento NJ non ha in catalogo conversioni e nn prevede di importarle al contrario della precedente distribuzione Guns Trade che vedeva le carabine in 556 e le conversioni i 300 Black out. Tolte le 2 versioni in 22 lr da 7,5 e da 10 e la 7,5 in 300 che sono arma cota le altre sono tutte armi comuni lunge. Si rammenta che tutte le armi lunghe importate dopo il 5 novembre 2013 hanno un limite di 5 colpi per quanto riguarda i caricatori, mentre le armi corte hanno un limite di 15 colpi. Eccezione è fatta per le armi classificate sportive, in questo caso il limite è dato dal numero indicato sulla scheda di classificazione, al momento sono state classificate solo come comuni, ma aa breve dovrebbero essere inserite le schede come sportive. Tutti i modelli vantano realizzazioni con materiali di prim’ordine, finiture e tolleranze totalmente Milspec compatibili, oltre ad una serie di accorgimenti che ne implementano le caratteristiche come la rigatura poligonale, l’uso di lubrificanti a secco per le finiture, ed i trattamenti proprietari ARC ed MRP atti ad aumentare la resistenza a corrosione ed usura. La configurazione base in cui il fucile è fornito prevede un calciolo m4 standard su tubo milspec a 6 posizioni, impugnatura classica tipo A2, a scelta il forend da 10 o da 12 pollici, e lo spegni fiamma NEA.
Optato senza troppi indugi per la versione da 12 pollici con guardamano lungo, la prima cosa che si apprezza è la qualità generale caratterizzata da forme, marcature, loghi e scritte molto pulite, sobrie ed essenziali, che danno un aspetto molto marziale all’ arma.
Altrettanto sobria ed essenziale (per dare una definizione generosa) è la dotazione ed il packaging dell’arma che conta ben in un caricatore polimerico Magpul infilato assieme all’arma in una anonima confezione di cartone ondulina colore avana priva di qualsiasi marchio…. cosa che non non ha mancato di generare osservazioni piuttosto pungenti da parte di utenti statunitensi. Utente che han subito notato questa essenzialità che contraddisgue tutto il marchio NEA, dal sito web, nonchè presentazione, dotazione ed imballagio dei propri prodotti. Ci piace pensare questo sia dovuto all’abitudine di fornire prodotti a clientela diversa da quella civile che ha interesse per tali frivolezze…
Tutto sommato si finisce per pagare l’arma, che è quello che conta e non tutto un corredo di volantini, adesivi, informative, valigie rigide imbottite e cinghie delle più inutilizzabili che finiscono diritte nel cestino o in cantina e contribuisco ad alzare un pò il prezzo fnale del prodotto. Sul sito dell’importatore sono riportati i link dei manuale dell’utente, molto completo; della guida ala manutenzione e del volantino informativo. Li riportiamo comunque qui per chi volesse consultarli.
Diamo un occhiata piú da vicino
A caratterizzare l’arma è sicuramente l’ ottimo assemblaggio, eseguito con accoppiamenti di qualità notevole che, anche grazie al peso al peso generale comunicano sin da subito una sensazione di robustezza e resistenza. Molto bella al tatto ed alla vista è l’anodizzazione di tipo III grigia scura opaca al posto della finitura nera classica, che contribuisce a dare un aspetto molto marziale al fucile.
I receiver sono ricavati interamente per asportazione di truciolo da blocco di alluminio 6061-T6 che rispetto il classico 7075 usato nei forgiati garantisce maggiore resistenza alla corrosione.
L’upper inoltre è trattato con un film impregante di lubrificante a secco. Il lower presenta la guardia del grilletto integrale maggiorata e il bocchettone svasato per facilitare l’inserimento del caricatore.
Riguardo i caricatori è doveroso segnalare che l’arma accetta solo e soltanto caricatori strettamente milspec. Abbiam provato per scrupolo le copie tedesche dei Magpul e non sono compatibili. Nessun problema hanno dato invecie Magpull americani di terza generazione e caricatori metallici di vari anni e produttori. Purtroppo al momento non abbiamo avuto modo di provare altri caricatori aftermarket, cosigliamo quindi di provarli al momento dell’acquisto per non avere brutte sorprese.
Sulla parte posteriore del tubo è innestato un passante per gancio cinghia montabile destro o sinistro. Il tubo buffer a quote milspec non ha avuto problemi a calzare un calciolo Vltor.
Il forend di serie, ricavato per macchinatura da blocco di 6061-T6 anch’esso con finitura grigia ha un sistema di fissaggio rapido, veloce e sicuro che avviene tramite 2 viti testa esagonale che lo stringono su di un barrel nut proprietario, l’allineamento col rail del receiver avviene tramite un dente sul lato destro che si allinea in uno smusso del receiver. I forend forniti sono il tipo nuovo, rispetto quelli delle brochure, con disegno rinnovato, hanno un ottima ergonomia, presentano le posizioni numerate a laser e in testa alle slitte laterali hanno un aggancio tondo per magliette passa cinghia a pressione.
Uni degli elementi maggiormente degni di nota è la canna in acciaio 4140 di tipo bull, con presa gas lunghezza carbine presenta rigatura poligonale con passo 1:7, la cameratura è con quote 5.56×45.
Sia l’interno che l’esterno della canna hanno subito il trattamento ARC proprietario della NEA. In pratica si tratta di una nitrocarburazione dove azoto e carbonio si combinano a livello molecolare creando nell’acciaio uno strato di circa 7 decimi di mm che presenta una durezza di 60 gradi rockwell capaci di garantire un eccezionale resistenza ad attrito usura e corrosione in ambiente salino. Lo stesso trattamento lo ritroviamo su gruppo porta otturatore spegni fiamma e gasblock. Queste parti sono anche state sottoposte a test di resistenza ad alta pressione sono tutte state verificate tramite test magnetici per verificare integrita’ e continuita’ della struttura molecolare del metallo.
I comandi dell’arma sono in classico stile AR15 sia per quanto oncerne bolt carrier catch (volgarmente detto hold open), sia per lo lo sgancio caricatore sia per leva di sicura a due posizioni marcate per incisione sul receiver stesso.
Il fucile monta uno scatto di tipo militare singola fase piuttosto duro (6 libbre) sicuramente migliorabile con un kit di molle ed una buona lucidata per un uso civile piú confortevole. Da notare come le punzonature del banco di prova siano state fatte apporre in maniera discretissima all’interno del receiver senza aggiungere segni visibili da fuori.
Dal momento che si sta guardando internamente al lower receiver segnaliamo altre 2 caratteristiche del NEA15: la prima è la posizione del foro in cui passano pin e molla di ritenzione del Take Down Pin posteriore del receiver ( il perno che tiene chiuso upper e lower); dalla classica posizione orizzontale nascosta dal plate del tubo buffer è passata in posizione verticale e nascosta dall’impugnatura a pistola. La seconda che in verità ci era sfuggita e ci è stata fatta notare dall’ amico Paolo Princi è la presenza di un foro filettato passante nella parte interna inferiore del receiver che parte nascosto dall’impungantura a pistola e sbuca in corrispondenza del riscontro del take down pin subito dietro la sicura. Abbiamo chiesto direttamente alla NEA il perchè di tale foro. Ci han risposto con la gentilezza di sempre che lo hanno realizzato per dare la possibilità all’utente di istallare una vite tensionatrice di serraggio che permetta di montare un qualuqnue receiver che presenti giochi eccessivi, oppure che aiuti a ridurre eventali giochi che potrebbero venirsi a creare dopo alcune migliaia di colpi, consigliando l’uso di viti rivestite in materiale plastico o con l’estremità in plastica onde evitare usura e danni superficiali alla sede del Take Dovn Pin. LA presenza di tale accorgimento è presente anche sulle carabine sig saue SIG 516 e SIG 716 ma in qul caso è gia inserito nel foro un grano con inserto amolla.
Prova a fuoco
Si è optato per un allestimento abbastanza basilare: Un ottica Leupold MK4MRT 1.5-5×30 su base Knights ed abbiam protetto solotanto i rail dell’handguard.
L’arma si è comportata egregiamente sia in tiro in apoggio che in tiro in imbracciata, la brandeggiabilità nonostante non sia esattamente una piuma è molto buona, l’ergonomia del forend “slim” è molto confortevole.
La reazione allo sparo già di per se gestibile di un AR in 5.56 viene ulteriormente mitigata dal peso dell’arma; un ulteriore riduzione di rilevamento e rinculo può essere apportata con uno dei tanti compensatori presenti sul mercato; il filetto in volata è lo standard 1/2″x28.
Lo spegnifiamma (non compensatore o freno di bocca) comunque lavora bene e non abbiamo visto particolare vampa alla bocca ma per dover di cronaca….era pieno giorno, condizioni di scarsa luce non abbiam avuto modo di testarlo.
Abbiam eseguito la prova con le seguenti munizioni:
- Sellier & Bellot commerciali da 55 grani FMJ
- Fiocchi commerciali 55 grani FMJ
- Ighman commerciali 62 grani FMJ
- Hornady commerciali tap 60 grani
- ricariche con n133 e palla da 69 HPBT
- ricariche non perfl 19 e palla da55 FMJBT
In nessun caso abbiamo riscontrato malfunzionamenti inceppamenti o esitazioni, ciclo di funzionamento, riarmo ed espulsione sono stati perfetti anche in serie veloci. Nei tiri “mirati” in appoggio la durezza dello scatto si è fatta sentire, sarà che siam forse abituati troppo bene a lisci scatti sportivi ma le 6 libbre da scatto militare netto singola fase e con una breve precorsa non sono state molto favorevoli alle rosate ed hanno causato più di uno strappo. Per chi vuole sostituire molle o altri elementi , o accuratizzarlo non ci sono problemi di compatibilità con tutto l’aftermarket. Dopo la taratura veloce e senza problemi comunque anche la prestazione da bacone è stata di tutto rispetto per una canna da 300 millimetri.
Conclusioni
In sostanza è certamente un prodotto estremamente valido ben fatto e curato. Un prodotto senza fronzoli, essenziale e funzionale che adotta soluzioni ed accorgimenti tecnici notevoli senza sconfinare in soluzioni o realizzazioni che lo allontanerebbero troppo dal prodotto standard e dalla compatibilità con i pezzi ad esso dedicati. Ottimi materiali, ottime realizzazioni e un assemblaggio allo stesso livello, uniti ad alcuni trattamenti proprietari lo rendono certamente una soluzione molto allettante per coloro che amano le armi di impostazione tattica e dall’aspetto marziale ma che vogliono qualcosa in più rispetto un AR base.
Il prezzo consigliato del modello 5.56 da 12,5 pollici è di 1650.00 euro I.V.A. compresa non lo pone tra i prodotti più economici oggi disponibili ma di certo si tratta di un prodotto superiore ad essi e comunque ad un prezzo interessante poenndosi appena sopra i prezzi di listino di marchi come Bushmaster. Essendo di provenienza canadese, (ma è una cosa che dalla seconda metà del 2012 vale anche per tutti gli AR15 provenienti dagli USA) non ha end-user nominale, ma bensì cumulativo rilasciato all’importatore, quindi sono disponibili per il ritiro senza che uno debba firmare ed aspettare che arrivi la sua. In poche parole …ne vale davvero la pena e dara delle belle soddisfazioni sia nell’uso a corto raggio con le versioni 12 e 14, sia con la versione da 18 pollici opportunamente dotata di ottica e calciatura che ne permettano un uso a medio e lungo raggio.
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Info utili
- PRODUTTORE: NEAG INC. Ontario, Canada – www.neaginc.com
- IMPORTATORE: Nuova Jager Via Vecca Novi 21, Basaluzzo Al – www.nuovajager.it
- MODELLO: NEA-15
- CALIBRO: .223 Remington
- ALLESTIMENTI E CALIBRI: canne da 12,5 e 14 e pollici per il 556; 7,5 e 12,5 per il 300 Blackout; 14,5 per il 7,62×39; 7,5 10,5 14,5 per il 22 lr
- PREZZO INDICATO DALL’IMPORTATORE: 1650,00 euro (IVA inclusa) per il modello 5,56 da 12,5 pollici, per gli altri modelli consultare il sito dell’importatore
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Bell’articolo, avevo già una certa attrazione per il NEA in 18″, non resta che passare all’azione !
ottima recensione, in futuro sarebbe interessante vedere come si comporta il 18 pollci dal bancone
ottimo articolo , ed ancor più ottimo sito.
Pregevole recensione dal re dei black rifles…Massimo Rispetto!
Ottima recensione e fotografie molto dettagliate.
Un arma davvero interessante.
Ottima rece e gran bell’arma. Interessantissima .
Bellissima, sarebbe un sogno per me, ma al massimo mi posso permettere un Norinco!
E dire che in Canada la versione 12″ costa 850 euro mentre quella da 14″ ne costa 1280. Il rincaro italiano é come al solito imbarazzante…
prima di dare un raffronto dei prezzi andrebbero sempre considerate le differenze di tasee di vendita ed impirtazione (iva), dazi doganali, spese di spedizione e gestione della stessa nelle varie sue fasi ed infine costi burocratici e costi vivi necessari a siddisfare le richieste burocratiche dall’inizio alla fine sia in tempo, mezzi e strutture per movimentare gedtire e conservare armi.
Come mai anche le Beretta/Benelli/Franchini costano meno lá allora???
franchini? beretta son fatte la beretta usa…. noi per importare in italia dobbiam affrontare certi costi loro per importare da noi nn hanno stessi costi basti pensare che nn ganno banchi classificazioni ed altre baggianate e che la meta’ dei pezzi che da noi sono parti di arma da loro son libera vendita.
Ooops intendevo Franchi!
Comunque… Sí diego, é proprio questo il mio discorso: a causa della nostra solita burocrazia contorta i prodotti subiscono rincari pazzeschi!
Non biasimo certo gli importatori e i commercianti, per caritá, ma i nostri burocrati (specialmente quelli “raccomandati”) che ci complicano la vita e ci salassano nel tentativo di giustificare il proprio posto di “lavoro”.
purtroppo e il cruccio italiano ! ed il raddoppio dei prezzi purtroppo diventa il minimo!!! solo di iva e dazio abbiamo quasi un 30%!!!! in usa se compri sul pisto nn raggiunge il 10! poi…. ci sono bene quelli che apprifittano alla grande , come alcuni marchi che da importazioni passate a quelle attuali sono meno che dimezzate, o come certi accessori od ittiche che nn solo cistano il triplo na sua pure il ricatto che il distributore nn le riconosce in garanzia se nn le si prende da lui e tutto in barba ALLE GARANZIE INTERNAZIONALI DEL PRODUTTORE che contattato direttamente riconosce senza preoccuparsi di dive sua stata comprata
Respect! Bellissima recensione e fantastico sito