Il settore dei dispositivi di mira è mercato che vede molto spesso nuovi prodotti e nuove proposte. Appena giunti al distributore abbiamo avuto modo di provare e visionare alcuni dei prodotti di questo marchio inglese poco pubblicizzato nel nostro paese.
I prodotti realizzati sono fondamentalmente dell mire reflex ed tutto il corredo di attacchi dedicati per poterle posizionare su slitte picatinny, o per poterle fissare i accoppiata ad altri dispositivi come mira di backup.
Il prodotto appare invece di buon livello e con una buona cura di finiture lavorazioni e dettagli. Dotazione ( brugola viti etc batteria) ed istruzioni sono anch’esse relegate all’indispensabile.
A caratterizzare il prodotto a differenza di altri marchi è un ampio uso di polimeri specialmente per i componenti degli attacchi e delle basi, e, nel caso nel mini reflex dell’intero frame dell mira. Dove non vi sono polimeri abbiamo alluminio anodizzato nero. Dichiarati dal produttore con caratteristiche da soddisfare sia usi civili sportivi che militari , in alcune varianti sono identificati da codici NSN ( Nato Stock Number) quindi; con dei controlli sull’export ed il commercio. Diamo un occhiata ai 2 modelli disponibili.
SHIELD MINI SIGHT
In realtà non si tratta di una novità; infatti questa mira è stata commercializzata in passato rimarchiata da altri produttori, e sul mercato usa è conosciuta come Jpoint.
Ha avuto un buon successo ed ha gia visto numerose forniture sia a civili che ad enti governativi per impieghi di vario genere.
Di dimensioni molto contenute e dal peso davvero irrisorio (14 grammi senza attacco) è di certo uno dell mire reflex più piccole che abbiamo visto.
Il frame è di polimero monoblocco resistente ad urti e sollecitazioni.
La lente è priva di filtri e trattamenti superficiali colorati che la rendono totalmente trasparente e praticamente invisibile.
L’accensione e spegnimento è affidato alla cover in plastica nera di protezione. L’intensità della luminosità è autoregolata da un sensore che la modifiche in modo da avere la massima visibilità del bersaglio senza avere fastidiosi riflessi.
L’azzeramento è affidato a dell piccole chiavi a brugola che azionano la deriva e l’alzo del punto rosso. Viene fornito un piccolo disco in plastica nera con dei riferimenti per la regolazione in modo da quantificare esattamente lo spostamento apportato. disponibile con 2 dimensioni del punto da 4 ( quello provato) e da 8 moa, entrambe sono NSN ma sono comunque di libero commercio ed esportazione. La mira è totalmente priva di parallasse.
Il Mini Sight è fornito senza attacchi specifici lasciando la scelta della dotazione agli accessori proposti dalla stessa Sachie.
Come oramai “pretende” il mercato vi sono attacchi dedicati per poterlo usare come backup in tandem con altre ottiche ( Browe, Elcan etc) oppure è previsto un set per poterlo montare direttamente su slitta picatinny, quest’ultimo è quello provato.
Il set comprende la base con la vite di fissaggio alla slitta vera e propria, e d una serie di spessori per poter scegliere l’altezza più adatta della mira. I vari elementi sono fissati tra loro con dell viti fornite nel set. Componenti sono tutti polimerici tranne il dente di bloccaggio sulla slitta picatinny.
Montando tutti gli spessori del set la mira arriva ad essere all’altezza giusta per un impiego in Co-whitness con le classiche mire AR-15, il centro risulta della lente risulta un pelo più basso della linea di mira ma le ridotte dimensioni la
Il punto rosso risulta molto brillante e ben visibile e duna volta istallata e regolata l’impiego con mire metalliche è davvero molto intuitivo e l’acquisizione veloce e sicura.
Si è provato a collimare bersagli sia chiari che scuri, sia all’aperto che al chiuso in condizioni di alta e bassa luminosità riscontrando una brillantezza è sempre molto buona. Anche mirando su sfondi con vegetazione, o con materiali e forme molto complesse non ci siamo trovati a perdere di vista il punto di riferimento. Ovviamente mirando contro un muro bianco in pieno sole ad agosto o contro il cielo in una assolata giornata avremo un forte calo di “visibilità” del punto rosso, ma questo è purtroppo normale per questo genere di dispositivi.
L’acquisizione con ambo gli occhi aperti ed un set di mire metalliche ( diottra Daniel Defence e mira frontale TROY tipo HK) ci è piaciuta molto e ci ha soddisfatto appieno.
Dopo un breve test ci è sembrato un prodotto interessante, piccola leggera con ingombri estremamente contenuti, adatta sia ad armi corte che impieghi su armi lunghe come mira di backup o in co-whitnes ( disponibile pure un adattatore per essere montata come mirino su fotocamere reflex) merita di essere presa in considerazione come opzione ad altri prodotti similari.
Il prezzo di 350.00 euro IVA inclusa non dei più bassi , ma comunque inferiore ad altri minireflex. A questo vanno aggiunti i costi dell’attacco che, nel caso del set picatinny è di 34 euro.
SHIELD CQS
Quest’ultimo sviluppato in compatibilità col programma Future integrate Soldier Technology ha identificativo NSN ed è soggetto a restrizioni su export e commercio. È attualmente impiegato dell’esercito inglese.
Per mantenere caratteristiche paragonabili le restrizioni nell’export è stato sviluppato il modello CQS non NSN.
Peso, dimensioni, e caratteristiche sono praticamente identiche nei 2 modelli.
Esteticamente cambia la presenza dell’NSN inciso sul lato, e la presenza nella confezione del set per attacchi polimerici componibili picatinny inclusa nella versione civile.
E’ realizzato in alluminio anodizzato di colore nero, ma su richiesta può essere fornito anche altri colori. Pesa circa 66 grammi ed è più grande del precedente mini reflex pur restando entro misure decisamente contenute. La struttura è più massiccia e robusta e decisamente pensata per resistere ad urti e stress meccanici più elevati del fratellino in polimero.
La mira è dotata di una cover in plastica per proteggerla ma l’accensione questa volta è affidata ad un interruttore frontale che scopre un sensore che rilevando la luminosità dell’area mirata aumenta e regola l’intensità del punto rosso. Un accensione estremamente rapida e veloce che non necessita rotazioni o di tenere premuto un pulsante per diversi secondi.
La regolazione di deriva ed alzo è azionabile con un fondello di cartuccia o un cacciavite, ha riportati i riferimenti del valore dello spostamento direttamente sullo chassy in alluminio.
Il CQS viene proposto con 3 tipi di reticolo, punto da un Moa con cerchio da 65 Moa, punto da 2 Moa ( da noi provato) punto da 4 e da 8 Moa.
L’attacco per slitte picatinny incluso nella confezione è composto da un set di spessori di polimero con elementi componibili tipo quelli del Mini Sight, tramite delle viti dopo aver scelto quanti spaziatori applicare si fissano tra loro e vi si aggiunge poi la mira.
In questo caso con tutti gli spaziatori si ottiene un perfetto co-whitnes con le mire standard AR-15. Anche qui non vi sono leveraggi per sgancio rapido ma dell semplici brugole.
Come per il fratello minore sono
Abbiamo montato e provato il CQS sulla medesima arma su cui abbiamo provato il Mini Sight ed eseguito le stesse prove.
Il punto si è rivelato un po meno brillante di quanto ci aspettassimo ma comunque ben visibile. Durante la mira ad occhi aperti la struttura più massiccia anche se crea un po di effetto ombra ma comunque molto contenuto e non condizionante.
In questo caso il prezzo di 560.00 Euro IVA compresa comincia ad essere molto vicino ad altri prodotti “civili” come alcuni Aimpoint od alcuni modelli di Eotech che potrebbero influenzare la scelta.
CONCLUSIONI
Pur trattandosi di due mire reflex sono fondamentalmente due prodotti diversi, nati per rispondere ad esigenze diverse e con caratteristiche diverse e soluzioni diverse.
Il primo da priorità alla compattezza ed alla leggerezza; lo reputiamo un valido back-up nelle armi lunghe o, una buona soluzione come mirino reflex per armi corte. Il secondo, più massiccio e resistente lo vediamo più come come sistema di mira principale per armi lunghe, sicuramente in grado di resistere a sollecitazioni od urti maggiori.
Considerando la relativa brevità della prova, e fattori come prezzo, visibilità del punto, dimensioni etc dopo un confronto con altri prodotti similari ci è piaciuta di più la “prestazione” Mini Sight.
Quest’ultimo, anche se probabilmente con una resistenza strutturale inferiore rispetto un RMR o un Dopter risulta più abbordabile di questi ultimi anche in grazie all’economicità dell’attacco picatinny in polimero. Paragonato invece ad un relativamente più economico Fast Fire abbiamo ci è piaciuto di più lo Shield per la maggior brillantezza del punto,le dimensioni più contenute, il peso anche se di poco inferiore e per l’accensione-spegnimento automatici senza un pulsante manuale.
Per quanto Riguarda il CQS, abbiamo effettuato la prova affiancandolo ad Eotech, Aimpoint M2 e Micro T1.
Pur meritando grande attenzione per compattezza, leggerezza, ed in particolare la rapidità di accensione, oltre al pregio dell’attacco modulare in polimero si è manifestata la carenza di un punto più luminoso e di maggior visibilità.
Anche se un poco scomodo prima di considerarlo un difetto è bene tenere in considerazione che si tratta del modello con il dot da soli 2 Moa di diametro, una dimensione molto contenuta, che garantisce un elevata precisione di mira anche a distanze intermedie ma ovviamente finisce per penalizzare la visibilità. Chi non avesse questa necessità o chi preferisse una maggiore brillantezza del punto deve valutare i modelli con punto da 4 e da 8 moa, magari meno adatti al colpo preciso ma molto più versatili a brevi distanze in situazioni tipo CQB o stage di tiro dinamico.
Iprodotti Shield sono ditribuiti dalla Nuova Jager.
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