Appare oggi sul sito del Senato il dettaglio dell’attività legislativa per il recepimento delle Direttiva UE 2017/853.
Il documento è sostanzialmente identico a quello pubblicato sul sito della Camera nella data di ieri, 18 maggio 2018.
La prima preoccupazione riguarda la Commissione alla quale il parere è stato assegnato.
I Decreti Legislativi hanno bisogno di un parere da parte del Senato prima di essere posti alla firma del Presidente della Repubblica, ma in questo caso, con la mancanza di un Governo, le Commissioni Parlamentari non sono ancora state istituite, ed il Governo dimissionario si è ben preoccupato di accelerare i tempi e spingere il testo affinché questo venga approvato al più presto e senza interferenze. Leggi tutto “Colpo basso del Governo sul recepimento della Direttiva UE 2017/853”
Considerazioni sul testo RETROATTIVO approvato dal Cdm del recepimento della Direttiva UE 2017/853
E’ stato pubblicato oggi sul sito della Camera il testo del recepimento approvato dal Consiglio dei Ministri venerdì scorso.
L’unica pesante modifica rispetto alla bozza pubblicata venerdì è la data della clausola di salvaguardia, imposta alla data di entrata in vigore della Direttiva in sede Europea, ovvero il 13 giugno 2017 (*) anzichè l’entrata in vigore del recepimento nel nostro territorio, il 14 settembre 2018.
(*) Di questo ve ne avevamo parlato ancora ai tempi della pubblicazione in Gazzetta Europea della Direttiva, in questo articolo : Nuova Direttiva, Cosa fare ora ? Leggi tutto “Considerazioni sul testo RETROATTIVO approvato dal Cdm del recepimento della Direttiva UE 2017/853”
Comuinicato del Comitato direttiva 477 – Criticità da risolvere ma recepimento positivo
Pubblichiamo un comuinicato del Comitato direttiva 477 riguardo l’approvazione dello schema di recimento della direttiva 2017/853.
Il Comitato direttiva 477 ha reso noto un comunicato con il quale commenta i contenuti dello schema di recepimento della direttiva 2017/853. Ecco il testo integrale: Leggi tutto “Comuinicato del Comitato direttiva 477 – Criticità da risolvere ma recepimento positivo”
Considerazioni sulla bozza del recepimento della Direttiva UE 2017/853
In data odierna il Consiglio dei Ministri ha approvato la bozza del Decreto Legislativo per il recepimento della Direttiva EU 2017/853 che verrà emanato entro il 14 settembre 2018.
Qui il riferimento sui lavori alla Camera.
Qui il riferimento sui lavori al Senato.
(Il testo definitivo è stato approvato il 10 agosto 2018. Qui c’è un notro articolo: “Decreto Legislativo 10 agosto 2018, n.104 – Cosa cambia”)
Facendo una premessa che il testo avrebbe potuto essere molto peggio, tutto sommato non è molto penalizzante.
Noi però preferiamo dire che poteva anche essere meglio….
Perché a nostro avviso perdere anche una sola virgola è comunque perdere un qualcosa.
D’accordo si poteva perdere molto di più, ma mai ci si guadagna qualcosa nonostante i numeri sui reati commessi dai legali possessori siano dalla nostra parte, perdere un pezzettino ogni volta è sempre perdere qualcosa.
D’ogni modo a nostro avvisto dovrebbe essere migliorato su alcuni punti: Leggi tutto “Considerazioni sulla bozza del recepimento della Direttiva UE 2017/853”
Recepimento Direttiva (UE) 2017/853 – Aggiornamento 91/477/CEE – Approvazione preliminare del testo
l Consiglio dei Ministri si è riunito oggi, venerdì 11 maggio 2018, alle ore 11.16 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Ministro per la coesione territoriale e il Mezzogiorno, Claudio De Vincenti. Segretario la Sottosegretaria alla Presidenza Maria Elena Boschi.
(Testo della bozza in fondo alla pagina, le nostre considerazioni nell’articolo Considerazioni sulla bozza del recepimento della Direttiva EU 2017/853)
Acquisizione e detenzione di armi
Attuazione della direttiva (UE) 2017/853 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 maggio 2017, che modifica la direttiva 91/477/CEE del Consiglio, relativa al controllo dell’acquisizione e della detenzione di armi (decreto legislativo – esame preliminare)
FN FAL
Premessa
Ci sarebbe da scrivere un libro per parlare del FAL…un’arma adottata da oltre 90 nazioni nel mondo, praticamente è stata utilizzata ovunque, forse anche più del Kalašnikov…
Ci sono anni di prototipi e studi anche perché inizialmente non nasce nella munizioni con cui poi venne avviata la produzione.
Ci sono le personalizzazioni di ogni contratto, piccole modifiche…
Ci sono i 3 tipi di castelli (anche se in realtà sarebbero 4 considerando l’ultimo nato, il cast) che negli anni sono stati rivisti e migliorati..
Insomma ci sarebbe veramente da scrivere una collana ed alla fine non mi deciderei mai di pubblicare questo articolo perché lo riterrei sempre troppo povero.
Così per ora decido di pubblicarlo in stile minimalista, e man mano che trovo il tempo di aggiornalo..
DIRETTIVA (UE) 2017/853 – Concluso l’Esame da Parte della Commissione per la Delega la Governo sulla Direttiva Armi
Si è concluso l’esame in Senato del Disegno di Legge DDL 2834 per la delega al Governo per il recepimento della Direttiva 2017/853 che modifica la direttiva 91/477/CEE del Consiglio, relativa al controllo dell’acquisizione e della detenzione di armi. Il termine di recepimento sarà il 14 settembre 2018.
Ora il compito di varare un Decreto Legislativo per il recepimento passerà direttamente al Governo saltando tutto l’iter al Parlamento, così come fu per il Decreto Legislativo 204/2010 ed il Decreto Legislativo 121/2013.
Zastava M70
Nel 1948, motivato dal desiderio di creare un’economia forte e indipendente per la sua Jugoslavia, Josip Broz Tito divenne il primo leader comunista a sfidare la leadership di Stalin nel Cominform.
A grandi linee tutto iniziò nel 1945, quando Stalin iniziò a nominare uomini a lui fedeli all’interno dei governi e dei Partiti Comunisti negli stati membri.
Ma in Jugoslavia Tito, anche forte della liberazione dall’occupazione nazifascista da parte dei suoi partigiani, rifiutò di lasciar subordinare la sua polizia, l’esercito e la politica estera. Al contempo contrastò la creazione di società attraverso le quali i sovietici avrebbero potuto controllare i settori cruciali dell’economia del paese.
Stalin richiamò così tutti i consiglieri militari e gli specialisti civili presenti in Jugoslavia e criticò le decisioni del Partito Comunista Jugoslavo. Al contempo, però, dirigenti jugoslavi vicini a Tito fecero blocco attorno a lui e quelli fedeli a Mosca furono esclusi dal Comitato Centrale e arrestati. Il Cremlino giocò l’ultima carta portando la questione davanti al Cominform, ma Tito si oppose. A questo punto il Cominform considerò il rifiuto jugoslavo come un tradimento.
Con l’espulsione della Jugoslavia dal Cominform e la conseguente uscita dal Patto di Varsavia, la Jugoslavia subì il blocco anche delle forniture di armamenti da parte della Russia.
Negli anni Sessanta la Zavodi Crvena Zastava iniziò a sviluppare in modo indipendente, senza ottenere la licenza, una serie di armi ispirate ai progetti russi. Gli ingegneri della Zastava, guidati dall’ingegnere Milan Chirich, realizzarono la loro versione di un’arma automatica basata sul sistema Kalašnikov, creando poi tutta un’intera famiglia di armi basate sull’AKM, la “Familija Automatskog Oruzja” (FAZ), tradotto in “Famiglia di armi Automatiche Zastava”. Successivamente vennero esportate in alcuni stati dell’est asiatico ed in Africa, e venne fornito lo start-up necessario anche all’Iraq per la produzione degli AK Tabuk.