La Sight Unit Infantry Trilux o SUIT (Unità ottica di fanteria Trilux) è un’ ottica appositamente progettata per il fucile FAL, specificamente per la versione Commonwealth L1A1 (Inch) e quella israeliana.
E’ stata sviluppato nel Regno Unito da Royal Armaments Research Development Establishment (RARDE) ed è prodotto da Avimo Ltd., ora nota come Thales UK.
L’ottica è molto rustica e pensata per un uso proprio di fanteria, permette una rapida ed efficace acquisizione di un bersaglio di dimensioni umane anche fino ai 500 metri. Ha un selettore per l’aggiustamento della distanza variabile a 300 yard (274 metri) o 500 yard (450 metri). (La versione israeliana ha invece 250 metri e 450 metri).
L’ottica è stata sviluppata per il ruolo di tiratore designato in cui un membro di una squadra sarebbe stato assegnato ad un ruolo tipo-cecchino.
La S.U.I.T. non solo permette un miglior ingaggio di bersagli fino ai 500 metri ma migliora anche notevolmente la capacità di avvistamento notturno.
Attenzione però a non pensarla come un’ottica di precisione, ricordiamoci che è nata per inquadrare bersagli umani in ambito bellico.
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Trijicon ACOG TA44S-10 1.5 × 16
Tra i sistemi di mira uno dei più diffusi e familiari è certamente la serie ACOG di Trijicon.
L’acronimo ACOG ( advanced combat optical gunsight) nasce nel’1987 quando il modello 4×32TA01 entra nel programma Advanced Combat Rifle dello US ARMY. Da allora la caratteristica forma dell ACOG è diventata quasi parte integrante della silhouette degli M16 e degli M4 delle varie forze militari e di polizia sia americane che di altri paesi avvicinandosi oramai al traguardo dei trenta anni di servizio. Leggi tutto “Trijicon ACOG TA44S-10 1.5 × 16”
Rigenerazione della Sight Unit Infantry Trilux (SUIT) L2A2
Via abbiamo parlato della TRILUX nel relativo articolo e del perché l’elemento illuminante orami è diventato inutilizzabile.
In questo articolo vogliamo spiegarvi come poter procedere alla sostituzione dell’elemento illuminante, l’ampolla di trizio.
Riporto innanzitutto un avvertimento sulla salute, il trizio è un isotopo radioattivo dell’idrogeno, con un energia massima di 19 keV, un emissione Beta a bassa energia, non in grado di penetrare la pelle umana, nocivo quindi solo per ingestione o inalazione. Vista poi la esigua quantità le operazioni non sono pressoché rischiose ma si consiglia comunque di operare in ambienti aperti e soprattutto a proprio rischio e pericolo.
Sottolineo che oggi giorno il trizio è presente in tutte le mire “notturne” di moderna produzione, negli orologi «Luminox», nelle insegne luminose di emergenza, portachiavi, ecc. Le sorgenti luminose di trizio oggi sono chiamate betalight.
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